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Tessuto

Tutti i tessuti possono essere decorati con il laser a CO2. Sui tessuti sintetici o misti, il laser salda il profilo di taglio, rendendolo esente da sfrangiature, mentre sui tessuti naturali, seppur effettuando un taglio molto netto, il profilo non viene saldato e quindi è soggetto a sfrangiature.

Per la marcatura nessuna limitazione su alcun tipo di tessuto.

Per i sistemi standard da rotolo a rotolo, l’altezza massima lavorabile è 1800 mm.

Esistono anche soluzioni con altezze maggiori, 2400 mm, 2800 mm oppure oltre.

Per sistemi standard il diametro massimo del rotolo lavorabile è inferiore a 50 cm, di conseguenza non ci sono limitazioni importanti relativamente al peso.

Se la macchina laser è dotata di sistema grandi rotoli, il diametro massimo lavorabile è 120 cm, mentre il peso massimo è 200 kg.

Arredamento, rivestimenti murali, automotive, abbigliamento, tessile tecnico.

Pelle

Il tempo medio di lavorazione dipende dalle dimensioni del disegno da eseguire e dal tipo di lavorazione: la marcatura è più veloce del taglio ovviamente.

Pelli di spessore maggiore se tagliate o traforate con il laser richiedono tempi di lavorazione maggiori.

Mediamente una pelle ovicaprina di dimensioni circa 70×70 cm viene traforata “all over” in circa 3-4 minuti; una pelle di mezzo vitello di dimensioni circa 110×180 cm viene traforata “all over” in circa 10-15 minuti.

È consigliabile, anche se la lavorazione è semplicemente marcatura superficiale.

I metodi variano: dalla spazzolatura leggera al lavaggio specifico da lavanderia industriale con agenti chimici (simili a quelli impiegati da lavanderie a secco) fino al trattamento in bottale, soprattutto quando si desidera apportare colore alla superficie trattata (ad esempio su pelli in pelo, ove sia effettuata marcatura con aspirazione selettiva del pelo, il colore viene assorbito dalla “carne” e non dal pelo, quindi si determina l’effetto a due colori).

No, il laser è un processo fisico che rimuove materiale, non apporta materiale.

Gli effetti di colore tipicamente ottenibili sono quelli di più o meno brunitura, con i toni di marrone, oppure colore chiaro, se il tipo di finitura della pelle lo consente.

Per le pelli ovicaprine il modello minimo consigliato è CX con area di lavoro 1200×1200 mm.

Per i mezzi vitelli il modello consigliato è CX con area di lavoro 1200×2700 mm ottenuta tramite tavolo automatico opzionale.

Tutti i tipi di pelle sono lavorabili con le macchine OT-LAS: cuoio, ovicaprini, vitelli, suini, pelli sintetiche (ad esclusione del PVC), rigenerati.

Il modello di macchina consigliato dipende dalla dimensione del pellame da lavorare.

Calzature

I componenti per calzatura lavorabili con il laser sono: tomaie, suole, soletti, tacchi, zeppe, fondi, applicazioni (accessori).

Solitamente le decorazioni sono eseguite sui componenti durante fasi intermedie di lavorazione della scarpa, comunque sempre prima della cucitura, nonostante la marcatura possa avvenire anche sulla scarpa finita.

Si. Si tratta di una lavorazione che presenta molti vantaggi, confrontata con il metodo manuale.

a) Non è richiesta particolare esperienza dell’operatore.

b) Soltanto un soletto base, relativo ad un modello o forma deve essere “tracciato” manualmente con la sagoma di cartoncino detta “ragno”.

c) Tutte le taglie DX/SX e SX/DX sono ottenute tramite software di sviluppo di corredo alla macchina.

d) Lo scavo risulta pulito, senza residui di polvere o fumo, e quindi è adatto al montaggio anche di tomaie di colore chiaro.

e) I tempi di scavo sono brevi, in funzione del numero di scavi, solitamente compresi tra 20 e 70-80 sec. per ogni paio di soletti.

Si. I dispositivi optoelettronici di messa a fuoco dinamica, di cui i sistemi sono dotati, consentono la marcatura di superfici non perfettamente piane, garantendo uniformità (entro 6-7 mm di profondità di fuoco), ma non corrispondenza geometrica, in quanto il disegno viene proiettato.

La marcatura di oggetti tridimensionali, posizionabili su un supporto orizzontale, sono lavorabili con il sistema BX Multiaxes. A partire da una superficie 3D nota ed un pattern grafico, BX Multiaxes spalma il disegno sulla superficie, tramite una sequenza di parti di disegno e di spostamenti di assi (X, Y, f ), per ottenere la marcatura completa.

BX Multiaxes, appositamente realizzato per la marcatura di oggetti tridimensionali.

Le potenze laser possono essere scelte in funzione della produttività richiesta.

Legno

Sugli impiallacciati si può eseguire marcatura o taglio di piccole parti per successivo intarsio.

Su legni massello o derivati come MDF è possibile eseguire marcatura superficiale o profonda anche a multilivello per ottenere una sorta di tridimensionalità.

Si, si possono marcare in continuo lastre di altezza 2 m e lunghezza qualsivoglia.

No, in quanto la dimensione della macchia focale del laser è molto piccola (0.2 – 0.5 mm) e la velocità di marcatura/taglio molto alta, quindi il tempo di permanenza sul materiale è breve, anche quando la marcatura è più profonda.

È possibile lavorare le superfici tridimensionali ad esempio con il sistema BX Multiaxes, è però fondamentale che il pezzo possa essere posizionato sul supporto rotante della macchina.

Ceramica

No, data la tipologia di materiale, il laser è adatto solo alla marcatura superficiale o profonda.

È possibile lavorare anche lastre di larghezza 2.0 m e lunghezza qualsivoglia, in modalità continua.

Dipende dal tipo di ceramica o pietra.

Generalmente meno di 1.0 mm, mentre il marmo può essere scavato anche diversi mm, è solo una questione di tempo di esecuzione.

Plastica

Tutte ad eccezione del PVC, che sviluppa fumi tossici per l’ambiente e le persone.

Le lavorazioni possibili sono marcatura superficiale, profonda, taglio, traforo.

Si, ma data la facile reattività del materiale al calore, per ottenere effetti qualitativi buoni, la velocità di marcatura deve essere molto alta e la potenza bassa, di conseguenza la profondità di marcatura è minima.

L’effetto di colore è quello della bruciatura, dipende dal tipo di plastica.

Nel caso della marcatura della plastica, il modello di macchina consigliato viene scelto in base all’area utile ed alla risoluzione richiesta.

Vetro

No, data la tipologia di materiale, il laser è adatto solo alla marcatura superficiale.

La profondità di incisione massima del vetro è di qualche centinaia di micron, non di più in quanto al passaggio del laser, il vetro si fonde e raffreddandosi si deposita lungo i bordi di incisione, mentre solo una minima parte viene evaporata.

Talvolta sì, dipende dal tipo di vetro, dalla finitura superficiale e dai parametri di lavoro impostati, che devono essere poco invasivi.

Sì, in quanto la marcatura laser avviene sul retro ed il deposito metallico viene completamente asportato lasciando il vetro trasparente dove il laser è passato.

Carta

No, in quanto la dimensione della macchia focale del laser è molto piccola (0.2 – 0.5 mm) e la velocità di marcatura/taglio molto alta, quindi il tempo di permanenza sul materiale è molto breve.

Si, il taglio o la marcatura laser vanno eseguiti successivamente alla serigrafia o stampa ed è fondamentale utilizzare opportuni punti di riferimento “fiducial marks”.

Le aree di lavoro dei sistemi galvanometrici sono quadrate, quindi i modelli utilizzati sono CX (area utile di lavoro da 500×500 mm a 1000×1000 mm per i formati 700×1000 mm) oppure BX (area utile di lavoro 700×700 mm per i formati 350×500 mm).

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